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Cornelia nel 1933 a Sala Capriasca
di fronte ad un suo quadro che purtroppo in seguito ha tagliato a pezzi per ricavare della tela per poter dipingere altri quadri.

Forster, Cornelia.

*5.1.1906 Zollikon (ZH), †10.10.1990 Sala Capriasca (TI).

Pittrice, grafica e scultrice. Disegno, collage, decorazione artistica di edifici, arte in spazi pubblici, arte tessile, scenografia e illustrazione.

Cornelia Forster, stimolata dal padre sin da giovane alle arti figurative, frequenta la Kunstgewerbeschule (architettura d'interni) a Zurigo (1922–26) e a Parigi la scuola del postcubista André Lhote e l'Accademia della Grande Chaumière (1927), formazione che le dà una solida preparazione tecnica. Si avvicina alla scultura tramite Karl Geiser, conosciuto nel 1926, e Franz Fischer, suo primo marito, nell'atelier del quale esegue alcuni gessi. Nascita della figlia Rosina (1929). Nel 1931 incontra Kurt Wiemken, artista svizzero legato al surrealismo. Soggiorna in Ticino per ragioni di salute (1931–36). Nascita del figlio Cornelio (1934). Nel 1935 ottiene una borsa di studio per un soggiorno a Roma all'Accademia Tedesca, che presto abbandona, non condividendo la propaganda politica nazista da essa sostenuta. Nel 1937 illustra Couramma di Friedrich Glauser e nel 1940 il libro Poésie Graphique. Difficoltà economiche la obbligano a dedicarsi all'esecuzione di lavori artigianali già a partire dalla fine degli anni '20, tuttavia la sua fonte principale di guadagno, specialmente durante la seconda guerra mondiale, sono schizzi e decorazioni per l'industria tessile. Matrimonio con Hildebrand Altepost e nascita del figlio Vincenzo (1944). Nel 1947 studia la tecnica dell'arazzo nell'atelier di André Lurçat a Saint-Céré in Francia. Prima mostra importante a Milano presso il Movimento Arte Concreta (MAC) nel 1952. Soggiorna a Zurigo dal 1938 al 1955, anni durante i quali intraprende numerosi viaggi di studio. Nel 1955 si installa definitivamente in Ticino. Nel 1972 illustra il testo-oracolo anonimo cinese, I King (Il libro dei mutamenti). Nel 1974 retrospettiva a Morbio Inferiore e nel 1977 al Kunsthaus di Zurigo.

La produzione di Cornelia Forster è caratterizzata da un lato dalla facilità con la quale l'artista riesce ad operare nei più svariati campi dell'espressione tecnico-artistica, dall'altro dalla qualità volutamente autonoma, eclettica e dinamica della sua arte. Nei primi anni della sua attività Forster si dedica soprattutto al disegno, in cui prevale il tratto fluido, sintetico e conciso. L'artista predilige composizioni figurative realizzate tramite forme semplificate e bidimensionali, in cui domina la rappresentazione dell'uomo o del paesaggio e nelle quali vengono talvolta riuniti elementi e motivi disparati d'impronta surrealista. Questa volontà di semplificazione rende le sue figure leggere ma anche fragili, oscillanti fra l'etereo e il ludico, aspetti molto importanti in tutto il suo itinerario artistico.

Nei numerosi arazzi, eseguiti soprattutto per spazi pubblici già a partire dalla fine degli anni '40, predomina l'elemento fantastico-figurativo: l'artista rappresenta, talvolta in modo ostentatamente descrittivo, storie religiose o mitiche ambientate in una natura lussureggiante.

Negli anni '50 la maggiore indipendenza economica dall'attività legata all'industria trova riscontro nella crescente libertà formale delle sue opere. La sua ricerca tende sempre di più all'astrazione, sia nella scultura, che nella pittura, nelle quali l'artista si concentra rigorosamente sull'organizzazione dello spazio compositivo. In pittura ricerca l'armonizzazione fra lo sfondo pittorico reso con pennellate dense e gli elementi grafici altamenti evocativi, disposti in un ordine e ritmo che passa dal chiuso all'aperto, dall'addensamento alla rarificazione. La scelta dei colori non è fondata su contrasti cromatici ma sulla ricerca della consonanza, espressa nella combinazione di tonalità smorzate, in accordo fra di loro.

Arazzi: Zurigo, Wasserkirche; Zurigo, Obergericht; Madrid, Ambasciata svizzera; Mosca, Ambasciata svizzera; tabernacoli: Caneggio, chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta; Canobbio, chiesa parrocchiale di S. Siro.

Literatur:

• Manuela Kahn-Rossi: Museo Cantonale d'Arte Lugano. Zurigo: Istituto svizzero di studi d'arte; Ginevra: Banque Paribas, 1994 (Musei Svizzeri)

Cornelia Forster. Pitture, acquarelli, disegni, sculture ed arazzi. Lugano, Galleria Pro Arte, 1989. Lugano, 1989

• Eva Korazija Magnaguagno: Der moderne Holzschnitt in der Schweiz. Vorwort: [Reinhold] Hohl; Beitrag von [Bernhard] Fridolin Fassbind. Zürich: Limmat Verlag Genossenschaft, 1987

• Kunstmuseum Bern: Die Skulpturen und Objekte. Les Sculptures. Vorwort: Hans Christoph von Tavel; Redaktion, Einleitung: Sandor Kuthy. Bern: Kunstmuseum, 1986

• Giuseppe Curonici: Cornelia. Locarno, Palazzo Sopracenerina, 1986. Locarno, 1986

• Giuseppe Curonici: Cornelia Forster. Bellinzona: Banca dello Stato del Cantone Ticino, 1984 (Artisti nel Ticino)

Ora... Allora. Sul filo dell'arte. 25 artisti SPSAS espongono. Lugano, Villa Malpensata, Galleria civica, 1981. [Testi:] Mario Barzaghini. Locarno: SPSAS Sezione Ticino, 1981

Cornelia Forster. Sala Capriasca. Jubiläumsausstellung zum 75. Geburtstag. St. Gallen, Galerie art , 1981. [Text:] Anton Isenring

Cornelia Forster. Morbio Inferiore, Galleria Serfontana, 1974. [Testo:] Giuseppe Curonici. Morbio Inferiore, 1974

Cornelia Forster. Pitture per I King. Introduzione: Giuseppe Curonici. Milano: Edizioni Square Gallery, 1972

Cornelia Forster. Milano, Square Gallery, 1971. [Testo:] Giuseppe Curonici. Milano, 1971

Lexika:
Bénézit, KLS, KVS, LzSK, Vollmer

Quellen:
Sala Capriasca, Vincenzo Altepost, lascito 
v.altepost@bluewin.ch

Simonetta Noseda


Bénézit Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays. Par un groupe d'ecrivains spécialistes français et étrangers. Nouvelle édition entièrement refondue, revue et corrigée sous la direction des héritiers de Emmanuel Bénézit. Paris: Gründ, 1976. 10 volumes. [Editions précédentes: 1911-1924; 1948-1955]
KLS Künstlerlexikon der Schweiz. XX. Jahrhundert. Redaktion: Eduard Plüss, Hans Christoph von Tavel; Verein zur Herausgabe des schweizerischen Künstler-Lexikons. Frauenfeld: Huber, 1958-1967. 2 Bände
KVS Künstlerverzeichnis der Schweiz, unter Einschluss des Fürstentums Liechtenstein. Répertoire des artistes suisses, la Principauté du Liechtenstein inclus. Dizionario degli artisti svizzeri, incluso il Principato di Liechtenstein. 1980-1990. Herausgeber: Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne. Leitung: Karl Jost. Frauenfeld: Huber, 1991
LzSK Lexikon der zeitgenössischen Schweizer Künstler. Dictionnaire des artistes suisses contemporains. Catalogo degli artisti svizzeri contemporanei. [Herausgeber:] Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft. Leitung: Hans-Jörg Heusser. Frauenfeld: Huber, 1981
Vollmer Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler des XX. Jahrhunderts. Unter Mitwirkung von Fachgelehrten des In- und Auslandes bearbeitet, redigiert und herausgegeben von Hans Vollmer. Leipzig: Seemann, 1953-1962. 6 Bände


Esposizioni principali
1906 Nata a Zollikon (ZH). Kunstgewerbeschule. Architettura interna.
1924 Viaggio a Napoli.
1927 Parigi. Scuola di André Lhote e accademia Grande Chaumière. Soggiorno a Sanary.
Rientra in Svizzera (Berna).
1928 Parigi, secondo soggiorno.
1928 Espone per la prima volta al Salon d'Automne. Rientra a Zurigo
1930 Scultura. 1931 (e 1936, 41, 46, 51, 56) Schweizerische Nationale Kunstausstellung.
1931 - 1935 Abita nel Ticino
1931 Viaggio a Collioure (Pirenei), e contatti con il gruppo di Basilea: Wiemken,
Abt Bodmer. Surrealismo.
1935 Roma. L'antichità classica.
1936 Torna a Zurigo (fino al 1955, pur con importanti viaggi - anche negli anni successivi
in Europa, Africa, America).
1937 Partecipa all'Esposizione Mondiale, Parigi.
1939 Partecipa all'Esposizione Nazionale Svizzera, Zurigo.
Esposizione personale alla Galleria Christian, Amsterdam.
1940 Prime ricerche di pittura astratta.
1942 Disegni per l'industria tessile (fino al 1955)
1945 Esposizione di gruppo con Germaine Richier ed altri al Kunsthaus di Zurigo
1947 Arazzo. Studi all'Atelier di Lurçat a Saint-Céré
1948 (e 1949, 52, 54) esposizione collettiva al Kunsthaus di Zurigo.
1949 Esposizione Le décor de théâtre en Suisse de Appia à 1949,
Helmhaus Zurigo.
1950 Galleria Chichio Haller, Zurigo. Galleria Antiker-Keller, Berna.
1951 Galleria St. Annahof (con Picard Ledoux), Zurigo.
1952 Galleria Chichio Halier, Zurigo.
Gruppo MAC (Movimento Arte Concreta), Milano.
1953 Tapisserie Suisse, Museo di Losanna. Galleria del Teatro, Zurigo (arazzi).
Gruppo «Sie leben Heute» al Politecnico Federale di Zurigo.
Esposizione Internazionale ai Musei di Francoforte e Essen.
1954 Opere tessili murali per la Wasserkirche di Zurigo.
Gruppo «Graphica» al Museo di Zurigo, Kaiserslautern, Graz.
Collettiva al Museo di Braunschweig.
Exposition Internazionale de Tapisserie, organizzata dal Museo di
Dallas (Texas) per diverse città degli USA.
1955 Domicilio in Ticino, Sala Capriasca.
1956 La Tapisserie Moderne en Suisse, Museo di Berna. Moderne
Schweizerische Bildteppiche, S. Gallo.
Xilon, Esposizione internazionale dell'incisione in legno, nei musei di
diverse città d'Europa (Svizzera, Germania, Jugoslavia).
Galleria Cittadella, Ascona.
1957 Museo di Halle (DDR): esposizione personale di disegni e pitture.
Galerie de Beaune, Parigi.
1958 Grafica Schauspielhaus, Zurigo. 1959 Galleria Strauhof, Zurigo.
Galleria Cittadella, Ascona.
Esposizione Internazionale «La donna nell'arte contemporanea»,
         Galleria Brera, Milano.
Grafica Internazionale, Museo di Graz. Galleria dei Cavallino, Venezia. Galleria
1960 Federale, Lugano.
1961 Galleria Cittadella, Ascona.
Kunst und Kirche-Art et Culte-esposizione d'arte religiosa dal
Medio Evo ai nostri giorni. Maison Farel, Bienne.
1962 Esposizione Internazionale al Museo di Bruxelles. Little Galerie, Philadeiphia, USA.
1964 Galleria Entr'Acte, Losanna.
Galleria Cittadella, Ascona.
1966 Galleria Cittadella, Ascona
1968 Galleria Ribel, Altstätten.
Esposizione collettiva, Galleria Orell-Füssli, Zurigo.
1969 Galleria Il Claustro, Porza.
Galleria Cittadella, Ascona. Galleria Il Claustro, Porza.
1971 Square Gallery, Milano.
Galleria Civica Riva del Garda. Galleria Panchieri, Roveredo.
Kursaal Galerie, Heiden.
Stadthaus (con lo scultore Louis Conne), Uster.
1972 Galleria Pannelle 8 (con L. Conne), Locarno.
Galleria Clubschule, esposizione collettiva, Zurigo. Biennale
Internazionale della Scultura, Mentone.
I King. Cielo di 64 immagini per il libro delle Mutazioni.
Galleria il Claustro, Porza.
I King. Square Gallery, Milano.
Galleria Zum Elephanten (con L. Conne), Zurzach.
I King. Little Galerie, Philadeiphia
1973 I King. Galleria Pic Pus, Firenze.
I King. Galleria Diagramma 32, Napoli. Galleria A Dieci, Eremitani, Padova.
1974 Galleria Serfontana (retrospettiva di disegni, pitture, arazzi, sculture, grafica
e ceramica), Morbio Inferiore.
1975 Atelier, Langenthal.
1976 Galleria Rosenau, Zollikofen.
Chiostro del Convento, Bigorio. Galleria Centro d'Arte, Ascona.
Galleria Kulturmühle, Lützelflüh.
1977 Kunsthaus, Zurigo. Personale al Foyer del Kunsthaus.
Galleria Murtentor, Laupen.
Kunsthaus, Glarona. Collettiva SPSAS sezione Ticino.
1978 Rhy Galerie, Altstätten.
1979 Mood Gallery, Milano
Galerie Obere Zäune, Zurigo.
1980 Rhy Galerie, Altstätten.
1981 Galerie Art , San Gallo. Sala Segantini, Savognin.
Foyer Hotel Ticino, Lugano. Galerie Bertram, Burgdorf.
Galleria La Trouvaille, Lugano.
1982 Galerie Vontobel, Feldmeilen.
1983 Galleria Il Tornio, Lugano.
1984 I King. Galleria Il Tornio, Lugano.
1986 SPSAS/Cornelia Forster, Locarno
1989 Galleria Pro Arte, Lugano
1990 Cornelia muore dopo lunga malattia, la sua tomba è a Sala Capriasca.
1990 Documentario alla Televisione Svizzera su Cornelia
1992 Galleria Palazzetto di Carona
1996 Galleria d'arte Adhikara, Tesserete
1999 Galleria d'arte Adhikara, http://www.adhikara.com 
2000 Galleria d'arte Mosaico, Chiasso
2003 Galleria d'arte Rissone, Lugano
2007 Sestante - galleria d'arte, Lugano

Arazzi - Opere in collezioni o edifici pubblici

Wasserkirche, Zurigo / Obergericht, Zurigo / lnselspital, Berna /
Sanatorio Wald, Zurigo
Crematorio, Langenthal / Ambasciata Svizzera, Madrid /
Ambasciata Svizzera, Mosca / Seminario, Kreuzlingen
arazzo e scultura, Convento Bigorio / Chiesa Evangelica, Rheinfeiden
Sala dei concerti, Rheinfelden / Chiesa cattolica, Rüti (Zurigo)
Rathaus, Rheinfelden-Baden (DBR)
Municipio, Lugano

Pitture

Consolato Svizzero, Monaco
Dipartimento militare, Berna
Tribunale federale, Losanna

Tabernacoli

Chiesa di Caneggio
Chiesa di Canobbio
Cappella dell'ospedale di Maggia
Cappella della Casa Rezzonico, Lugano
Cappella della Casa Santa Brigida, Lugano
Composizione murale in vetro, edificio delle poste, Brissago
Altre opere in collezioni private in Svizzera, Italia, Germania,
Francia, Inghilterra, USA, ecc.

Pubblicazioni
1937 Disegni per il romanzo Couramma di Friedrich Glauser. Edizioni ABC, Zurigo. 26 disegni.
1940 Poésie graphique, testi e disegni. Prefazione di Manuel Gasser. Amstutz und Herdeg Verlag, Zurigo. 30 disegni e 2 fotografie.
1943 Sept fruits. Xilografie a colori. Copyright C. Forster, Zurigo. Il tiratura: ed. Pietro Casalini, Lugano-Cortivallo, 1981
Due cicli di 5 piccole litografie per Lachende Lebensweisheiten und Liebe.
Alfred Scherz Verlag, Berna. s.d.
1954 Disegni per Das Kleíne Wunder di Richard Seewald. Ed. Weltwoche, Zurigo.
1958 Der Hut. 21 Disegni. Edizione commemorativa per Jean Hess & CO., Basilea.
1963 Der Wagen. 21 disegni e 14 testi. Edizione commemorativa
per Franz AG. Zurigo.
1964 Disegni per Tannhäuser im Venusberg: der Mythos ím
Volkslied. Saggio di Adolph N. Amman. 13 disegni. Origo Veriag, Zurigo.
1969 29 disegni. Edizione Il Claustro, Porza.
1973 I King. 64 illustrazioni a colori e tecniche miste per le sentenze dei Libro delle Mutazioni. Introduzione di Giuseppe Curonici. Edizioni Square Gallery, Milano.
1980 Sette disegni. Acquatinta. Ed. Pietro Casalini, Lugano-Cortivallo.
1984 Monografia, testo di Giuseppe Curonici, Ed. Banca dello Stato, Bellinzona 1986 Cornelia Forster, introduzione di Giuseppe Curonici, Edizioni SPSAS Ticino,
Locarno 1986
Altre illustrazioni in: Annabelle, DU, Graphis, Schri Kunst, W. Klein
Edizioni, grafica, illustrazioni, cicli

Nota bibliografica
Joseph, ll, 1931. Benezit, IV, 1951. Vollmer, ll, 1955. LA, lI, 1940. Jenny, 1946. Stadler, 1954. DU, 1946 H ll Jahresbericht Off. Kunststg. Basel, 1948. Das Kunstwerk, 1950 H 8/9. Das ideale Heim, 1953 H 1 0. Schweiz. Bauzeitung. 1954 H 5. Graphis, 1954 H 51; 1956 H 65. Zürcher Chronic, 1954 H 4.
Inoltre hanno scritto:

Eleonora Bairati, Giuseppe Biscossa, Angelo Casè, Bice Curiger, Giuseppe Curonici, Nicola Dessy, Manuel Gasser, Görn, Anton lsenring, Hans Neuburg, Georges Peillex, Robert Schneider, Walter Schönenberger, Friedrich H. Schwank, Mario Radice, e altri.


CORRIERE DEL TICINO
Lugano, Mercoledì 21 febbraio 1996
CULTURA E SPETTACOLI

Sessant'anni d'arte
Alla Galleria Adhikara di Tesserete una retrospettiva delle opere della pittrice e scultrice "ticinese"  Cornelia Forster (1906-1990)
GIUSEPPE CURONICI
La ristretta e bellissima esposizione di pitture e sculture figurative di Cornelia Forster aperta attualmente a Tesserete fa parte di un cielo di sette mostre successive. La galleria d'arte Adhikara è in via Canonica, una piccola strada nel centro del Comune, che per chi arriva da Lugano si apre sulla destra verso l'inizio dell'abitato. Adhikara significa: capacità, competenza a riconoscere la verità. In questo senso l'arte è una forma di costruzione gioiosa che esprime anche meditazione, riflessione e ricerca del significato della vita. L'idea di un ciclo in sette parti è nata dal fatto che lo spazio della galleria, pur essendo pienamente idoneo, è piccolo; mentre la produzione artistica di Cornelia Forster è ampia e complessa. L'artista è nata nel 1906 e si è spenta nel 1990. Abitava a Sala Capriasca, Le prime tre esposizioni del ciclo indicano i principali periodi storico- cronologici. Dapprima l'arte figurativa degli anni Venti e Trenta. Poi la fase surrealista (anzi: surrealista- espressionista) che l'artista ha maturato soprattutto in un importante soggiorno a Parigi, appunto negli anni del movimento surrealista. Questo avvicinamento alle profondità più misteriose del sogno e della vita interiore era rafforzato da una cultura di prim'ordine, elaborata intensamente attraverso incontri diretti con opere classiche e «primitive». Ad esempio l'arte preistorica - il preistorico mediterraneo - al museo del Louvre. Inoltre, nei prolungati e ripetuti periodi di studio a Roma e a Napoli oltre che in altre località sulle opposte sponde del Mediterraneo. Così la fantasia delle immagini primordiali e degli impulsi del sottosuolo si sviluppò e crebbe intimamente fusa, fin dall'inizio, con l'equilibrio organico morbido e solido, della classicità. Possiamo dire che Cornelia Forster per intuizione e sensibilità (e non attraverso una pianificazione programmata) si è data una formazioni realmente europea: tedesca, francese, italiana e mediterranea; e ciò proprio negli anni giovanili in cui l'intelletto, la mano, il cuore, sono capaci di afferrare e assimilare con ritmo e scioltezza inesauribili. Una terza fase, sviluppata cronologicamente dopo il periodo difficilissime della seconda guerra mondiale, e accompagnato dal definitivo insedia- mento in Ticino, è stata caratterizzata da un meditato spostamento verso l'astrattismo. Chi conosce la pittura e la scultura della Forster, sa che in questo passaggio dalla figurazione alla non-figurazione l'artista non si è affatto convertita a novità insospettate, ma caso mai si radicata ancora più tenacemente nel suo discorso fantastico e evocativo. Non si è mai occupata di combinazioni di forme geometriche pure, di costruttivismo e «razionalismo». Il suo astrattismo porta in sé innumerevoli tracce di riferimenti alla natura esterna e all'interiorità psichica: paesaggi immaginari verdi e violacei, azzurri, rosati. La geometria, quel che basta e non più di tanto, è servita ad assottigliare e unificare il mondo della psiche e il mondo della natura. 1 segmenti geometrici diffondono ancora il calore delle cose vive. Il controllo delle forme e della composizione ha le sue radici in un retroterra culturale ben solido: non le usanze puriste- costruttiviste del momento, o non soltanto quelle, ma la solenne semplicità dell'antichità classica studiata nei grandi musei europei. Altre tre esposizioni saranno differenziate secondo le tecniche: disegni ed acquerelli; arazzi; grafica. Cornelia Forster dedicò gran parte dei suo anni maturi alla composizione di immagini di arazzi, secondo le impeccabili tecniche dell'alta tradizione, e con un orientamento che si sviluppa ancora una volta, tra astrattismo e figurazione surreale. E con grande fedeltà. L'ideazione soggettiva, personale, imprevedibile, parte da un cultura saldamente definita, e da un quota primaria. Già dal 1942, a Zurigo, l'autrice si era applicata a far disegni per l'industria tessile. Nel 1945 espose al Kunsthaus a Zurigo con Germaine Richier ed altri. Appunto al Kunsthaus conobbe poi il più illustre arazzista del nostro secolo, Lurçat, e nel 1947 fu la sua discepola in Francia nell'atelier di Saint-Céré. A questo punto ci rendiamo conto che tutta la seconda parte della sua vita, dalla fine degli anni '40 agli anni '80, costituisce quasi un'unità complessa, nella quale non è più consentito parlare, di esperienze settoriali separate o di maniere circo scritte, bensì di un tutto unico in movimento, germogliante, ricco di sorprese. Nell'insieme di tale contesto è situata una ricerca estremamente impegnativa, un ciclo simbolico-visionario di 64 illustrazioni per un classico della letteratura cinese antica: I King. Questa celeberrima opera, di autore anonimo perché collettivo, sistemata più tardi dai confuciani, era considerata un oracolo. In termini moderni occidentali potremmo dire: un «test» psicologico proiettivo, in cui l'uomo è invitato a riflettere sul suo divenire (1 King significa infatti il libro dei Mutamenti), attraverso 64 casi tipici o situazioni importanti della vita. (Sull'1 King di C. Forster, mostre a Napoli, Milano, Firenze ecc., e un volume con le 64 tavole, Ed. Square Gallery, Milano 1973). Nella mostra all'Adhikara di Tesserete, con i dipinti di medio formato dagli anni '20 all'inizio degli anni '40 ' questi temi sono già presenti allo stato potenziale, e nello stesso tempo il livello qualitativo è già alto. Predomina la quiete meditativa delle nature morte dai ritmi larghi e profili flessuosi, e la ricerca dell'interiorità nei ritratti. Il disegno si sviluppa con una linea sottile, a volte anche gustosamente meticolosa, in alcuni mazzi di fiori ed erbe, tracciati con lo scrupolo di chi nella natura vuole imparare il disegno, e nel disegno tenta di raggiungere la natura (oso dire: secondo la lezione Dürer-Rousseau ~ tavolta di botanica - affetto casalingo naturalista). Nelle opere più libere, l'impasto materico e coloristico è già ben maturo, in una luminosità misurata che dal post-impressionismo ci avvia allo studio discreto e attento della tavolozza, del tipo Braque-Morandi. Ma sempre riportata sulla base di una figurazione realista. Sessant'anni di lavoro. Viaggi, studi, esposizioni, e ancora lavoro. Pur nella brevità di un riassunto come quello consentito su un giornale, assolutamente dobbiamo mettere in evidenza un'altra area di lavoro, a cui Cornelia Forster si è dedicata con continuità - nonostante l'apparenza degli intervalli a volte di anni - in tutto l'arco di tempo assegnatole dalla sorte - la scultura. Per contingenze personali aveva conosciuto altri scultori fin dai primi anni di studio, a Zurigo e a Parigi. Ma anche i musei maggiormente frequentati negli anni della formazione, contenevano immense collezioni di sculture: dal Museo archeologico di Napoli, al Louvre, a Roma. L'allestimento della mostra a Tesserete, in una sala così piccola, è di effetto suggestionante. Ai lati, alle pareti, nella luce, una sfilata di quadri. Al centro della sala, un gruppo formato da una testa e quattro figure di bronzo, di una plasticità sicura e tenerissima, come sollevate in levitazione.
Cornelia Forster, 60 anni di lavoro, Galleria Adhikara, Tesserete. 1996.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

004191 971 40 42
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